Venerdì 9 maggio 2014 alle ore 18.00 presso la libreria Odòs di Udine, vicolo della Banca 6, l’associazione FIAB di Udine aBicitUdine presenterà, a cura di Nicola Pieri di Bisiachinbici, il programma “FIAB e la Grande Guerra” – Eventi cicloturistici in Friuli Venezia Giulia per ricordare il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Nel 2014 ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale. Se per l’Italia questa ricorrenza è in realtà il 2015 (la guerra è ricordata infatti come la guerra del 15-18), nei territori della Venezia Giulia (grossomodo le attuali provincie di Gorizia e Trieste), che all’epoca risiedevano sotto l’impero austro ungarico, fu proprio il 1914 l’anno della chiamata alle armi (il 28 luglio 1914 fu la data della dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia). Ed è per questo che proprio in questi mesi stanno partendo da qui le celebrazioni di questa ricorrenza, che avranno il loro culmine il 6 luglio, quando il Sacrario Militare di Redipuglia (il più grande cimitero monumentale italiano ed uno dei più grandi al mondo) ospiterà un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti alla presenza dei quattro capi di stato delle nazioni coinvolte nel conflitto (Italia, Austria, Slovenia e Croazia).
Ed è proprio dal Sacrario di Redipuglia che l’associazione FIAB locale, i Bisiachinbici (in collaborazione con la Provincia di Gorizia per il progetto Carso 2014+), ha iniziato la sua attività cicloturistica del 2014, annata che sarà in gran parte dedicata a percorrere i luoghi coinvolti da questo conflitto e che hanno lasciato tracce indelebili sul territorio. Una serie di eventi che coinvolgeranno innanzitutto la popolazione di queste terre, ma anche i turisti, dato che la zona (per la vicinanza delle località di Grado ed Aquileia) è sempre stata meta di turismo balneare e culturale del mercato di lingua tedesca. Il Turismo della memoria è infatti un tipo di turismo dedicato alla scoperta della storia e della cultura dell’entroterra di un determinato territorio. Un tipo di turismo meno orientato al confort del trasferimento e dell’alloggio, ma a riservare la maggior parte delle proprie risorse alla conoscenza del territorio in cui si va a soggiornare per un periodo limitato di tempo.